Parco
dell’Acquasola, genovesi
mobilitati: arrivano altri tre platani
Genova
- Altri due platani per il parco dell’Acquasola e un terzo in
dirittura d’arrivo. Continuano le risposte positive alla
sottoscrizione “Metti un albero all’Acquasola” lanciata dal
Secolo XIX, in occasione dei suoi 130 anni, per coinvolgere i
genovesi nell’acquisto dei 20 alberi mancanti per completare la
risistemazione del parco.
Ieri
Emanuele Remondini, presidente di Star - Marcevaggi Logistic Group
(società di logistica e trasporti nata sulle banchine genovesi), ci
ha comunicato che la sua azienda parteciperà all’iniziativa con
l’acquisto di due platani. Anche l’associazione GenovApiedi si è
mobilitata per aderire all’iniziativa con l’obiettivo di
raccogliere i 700 euro necessari all’acquisto di un albero.
Presidente e vicepresidente di GenovApiedi si sono già impegnati a
fare una donazione e invitano tutti i soci a fare altrettanto. Se
l’obiettivo sarà raggiunto, i nuovi alberi in arrivo all’Acquasola
salgono a quota 8, visto che 3 erano già stati prenotati dal
Saponificio Gianasso di Campomorone, uno da Latte Tigullio di Rapallo
e uno dall’ex direttore del Secolo XIX, Alessandro Cassinis.
Se
le adesioni procederanno al ritmo di questi primi giorni (la
sottoscrizione è stata lanciata mercoledì scorso), sarà possibile
raggiungere presto l’obiettivo dei 20 alberi.
Per
partecipare all’iniziativa bisogna versare un contributo, di
qualsiasi entità, sul conto aperto presso N.O.I. di Unicredit - Nord
Ovest Insieme onlus, indicando come causale “Alberi Acquasola” e
come codice IBAN: IT 95 J 02008 01107 000103495139. I nomi dei
donatori - singoli, associazioni, aziende - verranno poi pubblicati
dal Comune nel parco, come segno di ringraziamento.
Il
Comune di Genova, nell’ambito dell'intervento di manutenzione
straordinaria dell’Acquasola, che sarà ultimato entro giugno, ha
piantato finora 28 platani della specie platanor vallis clausa, che
resiste all’aggressione del cancro colorato, ma per completare i
corridoi naturali costituiti appunto dai platani ne mancano appunto
venti e, quindi, bisogna raccogliere 14 mila euro. E, siccome adesso
Tursi non ha le risorse necessarie, il rischio è che il restyling
dell’Acquasola rimanga a lungo incompleto. Di qui l’iniziativa
del Secolo XIX, per far sì che tutta la città si senta coinvolta
nella rinascita del parco, minacciato fino a poco tempo fa dal
progetto, ormai archiviato, di costruzione di un mega parcheggio.
da
IL SecoloXIX.it
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