La
macchinetta del fango di Travaglio
in azione contro “i professori
del Sì”
L’inchiesta
su Barbera interessa solo Travaglio
C’è
un’inchiesta che interessa soltanto al Fatto, che da tre giorni le
dedica l’apertura della prima pagina nella speranza che qualcuno se
la fili. E invece niente, gli eroici secondini di Travaglio
continuano a gridare nel deserto, mentre i poteri forti
dell’informazione si chiudono nel silenzio a protezione dell’infame
regime che tutto può e tutto occulta.
Siccome
siamo di animo buono, riprendiamo noi la “notizia” del Fatto,
così che non si possa più dire, come Travaglio va scrivendo da due
giorni, che un “silenzio di tomba” è sceso “su tutti i
giornali, i tg e le agenzie di stampa”. Tranquillo Marco, non sei
solo nella tua luminosa battaglia per la verità: il Fattone,
sfidando il ridicolo, scende in campo al tuo fianco per rilanciare il
clamoroso, scomodissimo scoop.
La
Procura di Roma ha avviato un’inchiesta su un concorso
universitario che potrebbe essere stato pilotato: tra gli indagati
c’è anche Augusto Barbera, giurista ed ex deputato del Pds e oggi
membro della Corte costituzionale.
Tutto
qui? No, c’è dell’altro: non soltanto Barbera è stato indagato
– avete letto bene: indagato, non rinviato a giudizio né tantomeno
condannato –, ma ci sono altri tredici costituzionalisti che
compaiono nelle intercettazioni della Guardia di Finanza, senza
peraltro aver commesso alcun reato e le cui conversazioni, scrive il
Fatto, sono però “di grande interesse pubblico perché svelano una
vera e propria spartizione delle cattedre”. Tanto più che, udite
udite!, uno di loro cita Giuliano Amato.
Dunque,
ricapitoliamo: la Finanza intercetta a casaccio un bel po’ di
professori, i quali naturalmente parlano anche del loro lavoro e dei
loro allievi; due di loro (Barbera e Amato) sono diventati nel
frattempo giudici costituzionali; nessuno, tranne Barbera, è
indagato; tutti, secondo la legge e fino a prova contraria, sono
pienamente, indubitabilmente, fermamente innocenti. E la notizia
allora dov’è?
La
notizia – così apre oggi il Fatto – è che “negli atti di
questa inchiesta sono ben 13 i professori citati o intercettati che
aderiscono al fronte del Sì”. Citati o intercettati: non indagati
o condannati. Ma se sono del Sì, è chiaro che qualcosa di losco
hanno combinato. E se non hanno combinato nulla, che importa: la
macchinetta del fango di Travaglio è sempre accesa.
Strano
soltanto che si lamenti se nessuno gli va dietro: il giornalismo in
Italia è messo male, ma non così male.
di
Fabrizio Rondolino per L' Unità.TV
UN detto dice : Fai attenzione se mastichi e sputi
veleno tutti i giorni alla fine sarai tu a rimanere
avvelenato . Sembra creato appositamente per
il buon Travaglio
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