Franceschini:
via l’Imu alle librerie.
Il parere dei librai indipendenti
La
proposta del ministro dei Beni culturali risale al Salone del Libro
di Torino di qualche giorno fa. Ecco cosa ne pensano i librai
indipendenti
“Abolizione
dell’Imu sulle librerie”. Questa è la proposta che Dario
Franceschini ha lanciato all’apertura del Salone del Libro di
Torino, qualche giorno fa. “Si tratterebbe di un segnale, un aiuto
– sottolinea il nostro ministro dei Beni culturali – non è
ancora una decisione presa, ma mi sembrerebbe un modo per venire
incontro ai librai”. L’intervento non riguarderà solo le
librerie storiche, ma tutti i punti vendita e “sarà a carico del
governo, non dei Comuni” sottolinea Franceschini.
Abbiamo
sondato le reazioni di alcuni librai indipendenti a questo annuncio;
attraverso le loro dichiarazioni ci sembra sia possibile mettere in
luce i nodi problematici della questione: e chissà che queste
critiche costruttive non servano ai nostri legislatori per
perfezionare la loro proposta.
“Non
sono in possesso di dati precisi, ma so dai miei colleghi che quasi
sempre le librerie indipendenti operano in affitto”, ci dice Andrea
Geloni della libreria Nina a Pietrasanta in provincia di Lucca.
“Forse è diverso per le grandi catene. Ma almeno per quello che ci
riguarda, il taglio dell’Imu non sarebbe un sostegno a chi gestisce
librerie indipendenti, ma ai proprietari dei loro locali, i quali
dubito possano essere vincolati a rigirare il vantaggio fiscale
ricevuto sul canone di affitto. In ogni caso, ciò potrebbe avvenire
solo in sede di rinegoziazione del contratto, ossia se il
provvedimento diventasse strutturale. Allo stato attuale, forse una
conseguenza (oltre al vantaggio diretto per le librerie che operano
in locali di proprietà, che certamente esistono, ma forse non sono
le più esposte alla crisi) potrebbe essere una maggiore
disponibilità da parte dei proprietari a stipulare nuovi contratti
di affitto con nuove attività. Il che potrebbe tradursi in una
maggiore concorrenza e in una migliore offerta culturale.”
“Personalmente
– continua Geloni – credo sia utile riconoscere e promuovere
l’eccellenza delle librerie indipendenti che rispettino determinati
parametri (come fanno, per esempio, in Francia) concedendo loro la
possibilità di avere sgravi fiscali diretti e prestiti a tasso zero.
Un altro punto potrebbe essere una revisione della legge Levi – che
ha rappresentato uno sforzo necessario ma non sufficiente e troppo
facilmente aggirabile – che avvicini la nostra legislazione sul
prezzo dei libri a quella di altri paesi europei (la già citata
Francia, la Germania) nei quali effettivamente i dati di lettura sono
molto più incoraggianti. Altro ancora: una seria normativa sulla
distribuzione, che elimini o scoraggi le posizioni dominanti e le
loro ricadute sulla varietà e la disomogeneità dell’offerta
culturale.”
La
legge Levi, che tra le altre cose dovrebbe regolamentare gli sconti
sui prezzi dei libri, è centrale anche nel commento dei titolari di
Pagina 27, libreria di Cesenatico; “È da un po’ che commentiamo
e ci rimpalliamo la notizia; per quel che riguarda la proposta del
ministro aspettiamo che le cose siano più chiare e definite:
nell’immediato sarebbe importante chiarire la questione della legge
Levi, ad oggi mai applicata”.
“Certamente
per i proprietari delle mura l’abbattimento dell’IMU sarà una
notiziona – ci dice Benedetta Persichetti, della libreria Lotto49 a
Frascati – io in realtà di IMU pagavo già molto poco, perché in
quanto affittuaria mi spetta una quota minima. Forse mi sentirei di
caldeggiare incentivi tramite altri provvedimenti: per esempio pago
una quota spropositata per rifiuti che non produco.”
Sulla
stessa linea l’opinione di Andrea Esposito, della libreria
Minumumfax a Roma: “La proposta mi sembra interessante: ogni misura
che vada incontro alle librerie è chiaramente ben accetta. Diciamo
che se possibile per noi che siamo in affitto sarebbe buono che la
parte dell’IMU abbattuta dal proprietario potesse tradursi in un
taglio della nostra quota d’affitto: chissà se una misura del
genere sarà prevista dalla proposta di Franceschini quando e se si
dovesse concretizzare…”
di
Daniele Bova per L' Unità.TV
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