Fmi:
“Le riforme messe in campo
dall’Italia sono impressionanti”
L’Fmi
alza le stime sul Pil, ma è allarme banche
“Le
riforme messe in cantiere dal governo italiano sono impressionanti”.
È quanto si legge nel comunicato del Fondo monetario internazionale
che conclude la sua missione a Roma promuovendo la spinta
riformatrice del nostro paese. Anche se la crescita italiana rimane
modesta e presenta ancora qualche rischio al ribasso, spiegano i
tecnici del Fmi, si sta “rafforzando”, tanto da correggere
leggermente al rialzo le stime sul Pil (a +1,1% nel 2016).
I
rappresentanti del Fondo, che hanno incontrato i giornalisti al
ministero dell’Economia, hanno anche sollecitato “un programma
ambizioso di privatizzazioni” per un “repentino” calo del
debito pubblico.
L’Istituto
di Washinghton, tuttavia, riconosce al governo di aver messo in campo
una serie di riforme che definisce “impressionante”: “Le
riforme del settore istituzionale, della pubblica amministrazione,
del settore fiscale, del mercato del lavoro e del comparto bancario
sono state finalizzate ad affrontare rigidità strutturali di lunga
durata che esistevano già prima della crisi”, sottolinea l’Fmi.
“È indispensabile che tali sforzi siano ampliati e completati. E’
importante che per il futuro si mantenga un ampio sostegno politico a
favore di un vasto pacchetto di riforme”, prosegue l’Fmi.
Sul
fronte del mercato del lavoro, il Fmi ribadisce che il Jobs Act ha
contribuito a rendere il sistema più favorevole per la creazione di
posti di lavoro ma torna a chiedere una riforma della contrattazione
collettiva “che allinei i salari alla produttività”.
Quanto
alle pensioni, a specifica domanda sul dibattito in corso in Italia
in queste settimane, il capo missione del Fondo monetario
Internazionale, Rishi Goyal, premette che la riforma Fornero “è
molto valida, il sistema italiano ha una base molto solida. Riteniamo
– aggiunge – che questa riforma debba essere implementata e
continui a essere portata avanti per la sostenibilità del sistema
pensionistico e del debito”. “Nelle proposte che si sentono ci
sono dei pro e contro – aggiunge – ma è troppo presto dare
giudizi senza aver visto questi programmi. Quello che vogliamo
sottolineare è che la riforma delle pensioni deve essere
implementata”. Nelle sue raccomandazioni generali, il documento del
Fondo parla comunque della necessità di “non compromettere la
sostenibilità del sistema pensionistico”.
Un
ampio passaggio, infine, è dedicato al sistema bancario: Il Fondo
riconosce che “i crediti deteriorati sembrano essere in via di
stabilizzazione” ed esprime un giudizio nettamente positivo sul
fondo Atlante, che ha contributo alla stabilità finanziaria,
tuttavia e consente di ridurre rischio sistemico. Tuttavia, è la
conclusione, i bilanci delle banche sono messi a dura prova dal
livello molto alto di Npl e dall’eccessiva durata dei procedimenti
giudiziari.
di
Stefano Minnucci per L' Unità.TV
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