“Bersani,
ma che ti succede?”. I suoi ex
sostenitori ci scrivono perplessi
Continuiamo
a ricevere email di ex bersaniani delusi dagli attacchi mossi negli
ultimi tempi contro il governo e Renzi
Da
alcuni giorni continuano ad arrivare all’indirizzo della nostra
Community e-mail di iscritti ed elettori del Pd che si riconoscevano
nelle posizioni e nella leadership di Pier Luigi Bersani e oggi non
più. Fin qui ci sarebbe poco di strano: alti e bassi della politica,
che peraltro giustificano il fatto che oggi a guidare il partito ci
sia un altro e l’ex segretario si trovi invece in minoranza.
Quello
che stupisce, però, è il disorientamento mostrato dai nostri
lettori per la recrudescenza dell’atteggiamento che Bersani sta
avendo nell’ultimo periodo. Il primo a segnalarcelo è stato Gianni
Moscatellini e subito il suo articolo è balzato tra i più letti del
nostro sito in questi giorni e ha provocato diverse repliche. Tutte
nella stessa direzione: “caro Bersani, ora non ti capisco”.
Abbiamo pubblicato ieri l’opinione di Carlo Leccacorvi (anche
questa molto letta e condivisa), ma tante altre email, anche brevi,
contengono lo stesso messaggio.
“Ho
sostenuto Bersani contro Renzi, ma da quando ha perso le elezioni con
quella penosa diretta streaming con M5S non si riconosce più. Oggi
fa il segretario di un altro partito“, ci scrive Gian Pioli.
D’accordo con lui Euclide di Pretoro: “Sono sempre stato di
sinistra e ammiratore di Bersani come ministro e come segretario.
Adesso mi riesce difficile seguirlo nel suo argomentare”.
“Quello
che più mi rammarica è che oltre a mettere in discussione ogni
provvedimento che il governo emana – aggiunge Vincenzo Stefanelli –
non vi è mai una parola da parte della cosiddetta minoranza in
difesa di Renzi e del governo, anche quando gli attacchi sono
personali nei confronti dei membri del governo”. E conclude: “Se
Renzi va a casa, Bersani non si illuda di aver vinto; io, nel mio
piccolo, dirò addio alla politica e a qualsiasi voto”.
A
questi si aggiungono brevi dichiarazioni di sostegno a queste idee e
altri articoli più elaborati, che pubblicheremo nei prossimi giorni.
Tutti scritti da persone che si dichiarano “ex bersaniani”,
spesso non giovanissimi, che si esprimono con amarezza più che con
rabbia.
Non
sappiamo bene come interpretare queste reazioni. Né pretendiamo che
gli umori da noi raccolti siano esaustivi di quanto pensa quella
parte degli elettori dem che si riconoscevano nella leadership
bersaniana. Di certo, però, è un segnale che va tenuto in
considerazione. E che andrebbe in contro tendenza rispetto a quanto
sostiene spesso la minoranza dem, cioè che la loro azione aiuti a
mantenere nel partito la componente più tradizionalmente di
sinistra. Ci piacerebbe che altri nostri lettori, d’accordo o meno
con quanto riportato fin qui, ci aiutino a misurare quanto queste
idee siano diffuse e come, invece, possono essere confutate.
Per
quanto ci riguarda, noi possiamo solo reiterare l’invito rivolto
allo stesso Bersani a dialogare con noi di quanto accade e – perché
no – anche di queste riflessioni (perché non è vero che Unità.tv
e l’Unità non abbiano interesse a discutere con lui, nonostante
quanto dica in tv).
Di
Rudy Francesco Calvo per L' Unità.TV
Siamo sicuri che Bersani stia bene ?
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