Primarie Roma, la comunità cinese gioca d’anticipo
Marco
Wong, presidente onorario di Associna: “Il nostro obiettivo e’
quello di fornire elementi in più affinché’ le persone vadano a
votare consapevolmente, evitando le polemiche e le
strumentalizzazioni che si sono verificate a Milano”.
Per
evitare polemiche dell’ultima ora e gridare allo scandalo proprio
nel giorno delle primarie, lacomunità
cinese mette
le mani avanti e annuncia che parteciperà alla consultazione del
centrosinistra del 6 marzo. Non solo un annuncio ma una vera e
propria mobilitazione dal nome romantico “Jasmine
Roots”
(radici di gelsomino). A lanciarla un gruppo di associazioni cinesi,
tra cui Associna che
rappresenta gli immigrati di seconda generazione, con l’obiettivo
di evitare che i cinesi ai seggi si prestino a “strumentalizzazioni
politiche“,
come accaduto alle primarie di Milano del 7 febbraio. L’intento di
questa operazione è chiara: partecipare attivamente alla comunità
in cui si vive e si lavora, soprattutto nel commercio, per sapere
cosa vogliono fare i candidati alle primarie del Pd.
Marco
Wong, presidente
onorario di Associna, spiega: “Vogliamo incontrare tutti i
candidati, li invitiamo a fare una chiacchierata sulle primarie. Ci
presentiamo con una lista di 10 domande e 10 proposte, che poi
elaboriamo e illustriamo alla comunità cinese”. E un primo
incontro c’è stato con il candidato Stefano Pedica
Secondo
l’ultimo censimento sarebbero circa 15mila
cinesi a
Roma, non tutti saranno così coinvolti da andare a votare ma Wong
prevede che saranno circa un migliaio quelli che potrebbero
partecipare. Un “tesoretto” da non sottovalutare visto i tempi
“modesti” in termini di partecipazione.
Proprio
la paura dei un flop ha messo in atto una grande mobilitazione:
saranno 190
i seggi messi in campo di cui almeno 110 gazebo.
Il Commissario Matteo Orfini ha dichiarato che punta almeno a 70 mila
voti, molti di meno rispetto a quelli dichiarati nel 2013 e chiede ai
candidati, un pò scherzosamente (e un po’ no) di discutere
per mettere in evidenza le differenze tra i programmi. Invito a cui i
candidati sembrano non volere aderire anche se sono stati annunciati
almeno due confronti tra tutti i candidati, di cui però non si sanno
ancora i particolari. Domenica potrebbero essere ospiti di Lucia
Annunziata nel suo programma su Rai Tre. Poi il 3 marzo, tre giorni
prima del voto di domenica, ci dovrebbe essere un confronto pubblico
nella Capitale.
Per
il momento in città non sembrano fervere i preparativi. Nessun
manifesto, ufficialmente per non imbrattare i muri e non spendere
troppo, e nessuna indicazione su luoghi e date. Ma al 6 marzo manca
ancora un po’ di tempo e tutto può ancora succedere.
Nessun commento:
Posta un commento