Tesoro: con Poste raggiunto obiettivo di privatizzazioni a 6,5 miliardi
Il
ministro Padoan: "L'anno prossimo proseguiremo con Enav e Fs".
Intanto "la crescita sta andando oltre le previsioni, la
spending review continua e ora entra le dettaglio"
MILANO
- "Con la privatizzazione
di Poste Italiane il
governo ha raggiunto l'obiettivo di incassi dalle cessioni di
partecipazioni (o operazioni assimilate), indicato nel Documento di
Economia e Finanza (e ribadito nella Nota di Aggiornamento al Def)
nello 0,4% del Pil, pari a circa 6,5 miliardi. Come è noto, i
proventi dalle privatizzazioni sono destinati per legge ad
abbattimento del debito pubblico". Il Tesoro annuncia così, sul
suo sito, il raggiungimento di quanto si prefissava in termini di
cessioni. Il tutto mentre il titolare delle Finanze, Pier Carlo
Padoan, dall'assemblea dell'Anci garantisce: "Le privatizzazioni
continueranno l'anno prossimo con Enav e Fs". Per il ministro,
"la crescita sta andando oltre le previsioni, gli investimenti
sono finalmente positivi, un tasso di crescita dell'occupazione buona
grazie alle misure prese. Più in generale la ripresa dell'economia è
fortemente basata sulla domanda interna".
Tornando alle privatizzazioni, il Mef dettaglia che le operazioni che hanno conseguito il risultato sono state quattro. Con l'immissione sul mercato di azioni di Poste Italiane pari al 34,7% del capitale è stato realizzato un introito pari a circa 3,1 miliardi. In caso di integrale esercizio dell'opzione Greenshoe riservata agli investitori istituzionali (hanno tempo 30 giorni a partire dalla quotazione del 27 ottobre) il capitale immesso sul mercato sale al 38,2% con conseguente aumento dei proventi a circa 3,4 miliardi. A febbraio 2015 è stato ceduto a banche nazionali e internazionali un pacchetto di azioni pari al 5,74% del capitale di Enel con un introito pari a 2,2 miliardi. Tra le operazioni concluse, assimilabili alle privatizzazioni e il cui gettito viene quindi utilizzato per la riduzione del debito pubblico, vi è il rimborso da parte dei cosiddetti Monti bond da parte del Monte dei Paschi di Siena. I proventi dell'operazioni sono stati pari a circa 1,1 miliardi. Ulteriori 200 milioni sono giunti al Tesoro dal dividendo straordinario riconosciuto dall'Enav per esubero di capitale. Di fatto si è ridotto il valore della partecipazione in Enav a seguito della distribuzione del dividendo straordinario.
Di nuovo Padoan, ha difeso l'operato sui tagli: "Contrariamente a quello che si dice e si legge, la spending review continua, entra nei dettagli e utilizza gli spazi che ancora ci sono". Sui conti pubblici: "Il deficit scende e continuerà a scendere, anche se a volte sento strani commenti sul fatto che il deficit salirebbe. Facciamo una finanza pubblica rigorosa in un Paese dall'alto debito, che l'anno prossimo comincerà a calare", ha aggiunto. In riferimento ai dati sull'occupazione,
Tornando alle privatizzazioni, il Mef dettaglia che le operazioni che hanno conseguito il risultato sono state quattro. Con l'immissione sul mercato di azioni di Poste Italiane pari al 34,7% del capitale è stato realizzato un introito pari a circa 3,1 miliardi. In caso di integrale esercizio dell'opzione Greenshoe riservata agli investitori istituzionali (hanno tempo 30 giorni a partire dalla quotazione del 27 ottobre) il capitale immesso sul mercato sale al 38,2% con conseguente aumento dei proventi a circa 3,4 miliardi. A febbraio 2015 è stato ceduto a banche nazionali e internazionali un pacchetto di azioni pari al 5,74% del capitale di Enel con un introito pari a 2,2 miliardi. Tra le operazioni concluse, assimilabili alle privatizzazioni e il cui gettito viene quindi utilizzato per la riduzione del debito pubblico, vi è il rimborso da parte dei cosiddetti Monti bond da parte del Monte dei Paschi di Siena. I proventi dell'operazioni sono stati pari a circa 1,1 miliardi. Ulteriori 200 milioni sono giunti al Tesoro dal dividendo straordinario riconosciuto dall'Enav per esubero di capitale. Di fatto si è ridotto il valore della partecipazione in Enav a seguito della distribuzione del dividendo straordinario.
Di nuovo Padoan, ha difeso l'operato sui tagli: "Contrariamente a quello che si dice e si legge, la spending review continua, entra nei dettagli e utilizza gli spazi che ancora ci sono". Sui conti pubblici: "Il deficit scende e continuerà a scendere, anche se a volte sento strani commenti sul fatto che il deficit salirebbe. Facciamo una finanza pubblica rigorosa in un Paese dall'alto debito, che l'anno prossimo comincerà a calare", ha aggiunto. In riferimento ai dati sull'occupazione,
e
all'effetto delle mosse del governo, ha detto: "Il bonus
assunzioni verrà prorogato anche quest'anno, ma non potrà durare in
eterno".
Da
RepubblicaEconomia.it
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