Tagli, auto blu dimezzate ma i ministeri resistono
Uno
dei paradossi delle auto blu lo aveva raccontato l’ex commissario
alla spesa pubblica Carlo Cottarelli. Quando aveva provato a tagliare
quelle dei graduati della difesa, si era sentito rispondere che c’è
un regolamento che vieta agli ufficiali di usare l’ombrello, così
per non bagnarsi erano costretti, loro malgrado, ad usare auto di
servizio. Insomma, tra i privilegi degli alti papaveri di ministeri e
burocrazia, quello dell’autista rimane uno dei più duri a morire.
Un muro contro il quale già in molti hanno sbattuto. Matteo Renzi
aveva promesso un taglio drastico delle auto blu, stabilendo che, al
massimo, ogni dicastero ne avrebbe potuto disporre solo di cinque
oltre a quella del ministro. Termine ultimo per adeguarsi alla regola
era il 31 dicembre dello scorso anno. Il compito di controllare e
censire il taglio, era stato affidato al ministro della funzione
pubblica Marianna Madia.
Per un anno ha sollecitato i colleghi a rispettare il tetto, ed ora è arrivato il momento di tirare le somme. Il lavoro è finito, ed è stato appena pubblicato sul sito del governo. Il giro di vite sembrerebbe aver funzionato. Nel loro complesso il numero delle auto di servizio a disposizione di tutte le amministrazioni, centrali e locali, sarebbe diminuito di oltre 40 mila unità, dalle 66.579 vetture del 2014, alle 22.415 della fine dello scorso anno. Un calo deciso, anche se il dato potrebbe scontare qualche imprecisione, perché diverse amministrazioni, soprattutto i Comuni, non hanno risposto al censimento. In queste cifre, tuttavia, sono comprese non soltanto le auto blu, ossia di grossa cilindrata e guidate generalmente da un autista, ma tutte quelle utilizzate per vari scopi dalle amministrazioni.
Per un anno ha sollecitato i colleghi a rispettare il tetto, ed ora è arrivato il momento di tirare le somme. Il lavoro è finito, ed è stato appena pubblicato sul sito del governo. Il giro di vite sembrerebbe aver funzionato. Nel loro complesso il numero delle auto di servizio a disposizione di tutte le amministrazioni, centrali e locali, sarebbe diminuito di oltre 40 mila unità, dalle 66.579 vetture del 2014, alle 22.415 della fine dello scorso anno. Un calo deciso, anche se il dato potrebbe scontare qualche imprecisione, perché diverse amministrazioni, soprattutto i Comuni, non hanno risposto al censimento. In queste cifre, tuttavia, sono comprese non soltanto le auto blu, ossia di grossa cilindrata e guidate generalmente da un autista, ma tutte quelle utilizzate per vari scopi dalle amministrazioni.
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