Soldi dall'Europa all'Italia per le armi anticancro e studiare il cervello
L'Unione
europea ha finanziato con 3 milioni di euro due progetti
dell'Istituto Italiano di Tecnologia basati sulle nanoparticelle
ROMA -
Nuove armi hi-tech, basate sulle nanoparticelle, per ridurre gli
effetti collaterali delle terapie, e nuove tecniche meno invasive per
studiare il cervello: sono i due progetti italiani che si sono
aggiudicati un finanziament complessivo di 3 milioni da parte
del Consiglio
Europeo della Ricerca (Erc).
I progetti, della durata rispettivamente di 4 e 5 anni, sono condotti
entrambi dall'Istituto
Italiano di Tecnologia(Iit)
di Genova e fanno parte dei cosiddetti "Starting grant",
finalizzati a incoraggiare le carriere dei giovani ricercatori. due
progetti italiani fanno parte dei 291 selezionati a partire da circa
3.000 proposte. Complessivamente sono stati selezionati 31 progetti
presentati da ricercatori italiani, 18 dei quali condurranno le
ricerche in Italia.
La chimica Teresa Pellegrino, 40 anni e originaria di Bari, è fra le 5 italiane che si sono aggiudicate il finanziamento. Dirige il Laboratorio sui Nanomateriali per la medicina nel Central Lab di Genova. Il suo progetto si chiama Icaro e punta a utilizzare nanocristalli intelligenti come navette per trasportare farmaci nel tessuto malato; una volta a destinazione, i cristalli saranno riscaldati con le onde radio e il calore farà rilasciare i farmaci nel punto in cui devono agire, senza danneggiare le cellule sane.
Il secondo progetto, chiamato Modem, è condotto dall'ingegnere Ferruccio Pisanello, 31 anni, originario di Lecce e specializzato nelle telecomunicazioni, Coordina le ricerche sulle nuove tecnologie per le Neuroscienze del Centro di Nanotecnologie Biomolecolari dell'Iit di Lecce. L'obiettivo è utilizzare la luce, attraverso le fibre ottiche, per stimolare le cellule nervose e leggere la loro risposta allo stimolo luminoso. L'obiettivo è indagare nel dettaglio le connessioni tra cellule nervose e il loro funzionamento
La chimica Teresa Pellegrino, 40 anni e originaria di Bari, è fra le 5 italiane che si sono aggiudicate il finanziamento. Dirige il Laboratorio sui Nanomateriali per la medicina nel Central Lab di Genova. Il suo progetto si chiama Icaro e punta a utilizzare nanocristalli intelligenti come navette per trasportare farmaci nel tessuto malato; una volta a destinazione, i cristalli saranno riscaldati con le onde radio e il calore farà rilasciare i farmaci nel punto in cui devono agire, senza danneggiare le cellule sane.
Il secondo progetto, chiamato Modem, è condotto dall'ingegnere Ferruccio Pisanello, 31 anni, originario di Lecce e specializzato nelle telecomunicazioni, Coordina le ricerche sulle nuove tecnologie per le Neuroscienze del Centro di Nanotecnologie Biomolecolari dell'Iit di Lecce. L'obiettivo è utilizzare la luce, attraverso le fibre ottiche, per stimolare le cellule nervose e leggere la loro risposta allo stimolo luminoso. L'obiettivo è indagare nel dettaglio le connessioni tra cellule nervose e il loro funzionamento
da
RepubblicaSalute.it
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