Mosca attacca Erdogan: “Lui e la sua famiglia coinvolti nel traffico di petrolio con l’Isis”
Il
ministro della difesa russo: «Abbiamo prove inconfutabili». E
mostrano foto e video. Erdogan: «Nessuno ha il diritto di calunniare
la Turchia. Non faccio affari coi terroristi»
rapporti
tra Russia e Turchia. L’ultimo attacco a Erdogan arriva dal vice
ministro della Nessuna de-escalation, come auspicato da Obama. Anzi.
Continua la tensione nei Difesa russo, Anatoli Antonov: «Il
presidente turco e la sua famiglia» nonché «le più alte autorità
politiche turche sono coinvolti nel business criminale del traffico
illecito di petrolio» proveniente dai territori occupati dall’Isis
in Siria e in Iraq. La Russia sostiene anche di avere le prove
del trafficodi petrolio dai territori controllati dal Califfato
verso la Turchia. Antonov ha poi definito la Turchia «il consumatore
principale di questo petrolio rubato ai proprietari legittimi della
Siria e dell’Iraq». Pronta è arrivata la replica di Ankara.
«Nessuno ha il diritto di calunniare la Turchia in questo modo»,
dice il presidente turco Recep Tayyip Erdogan chiedendo a
Mosca di provare le sue accuse. «Non ho perso i miei valori a tal
punto di comprare petrolio da una organizzazione terroristica», ha
aggiunto il leader turco.
MOSCA:
ABBIAMO LE PROVE
Nel
corso di un briefing del generale russo Sergey Rudskoy sono state
diffusefoto dei camion carichi di petrolio che attraversano la
frontiera tra la Siria e la Turchia, video dei raid aerei contro i
depositi dell’Isis e mappe con i movimenti dettagliati del
contrabbando. Rudskoy ha precisato che altre prove saranno pubblicate
nei prossimi giorni sul sito del ministero.

EPA
“UNA
FAMIGLIA CHE FLIRTA CON L’ISIS”
«Il
cinismo del governo turco è senza limite» ha sottolineato Antonov,
aggiungendo che la Russia «ha avvertito già in diverse riprese del
pericolo di flirtare con il terrorismo. Non ponete domande sul
fatto che i figli del presidente turco si rivelano essere i dirigenti
di una delle principali compagnie energetiche e che uno dei
figli è stato nominato ministro dell’Energia? Quale meravigliosa
impresa famigliare!». Il commento si rifererisce alla recente nomina
al posto di ministro dell’Energia del genero del presidente turco,
Berat Albayark.
BUSINESS
DA 2 MILIARDI
«Gli
introiti derivati dalla vendita di petrolio, circa due miliardi di
dollari, è una delle più importanti fonti di finanziamento delle
attività terroristiche in Siria», ha aggiunto Antonov. «Quelle a
nostra disposizione sono solo una parte delle informazioni sugli
orribili crimini commessi dai funzionari turchi, che finanziano
direttamente il terrorismo internazionale». Antonov ha negato
che l’obiettivo di queste accuse siano le dimissioni di Erdogan.
«Il nostro obiettivo - ha affermato - è la lotta congiunta contro i
finanziamenti al terrorismo».

AFP
ACCUSE
INCROCIATE
Si
tratta di accuse non inedite, che il Cremlino aveva già rivolto
qualche giorno fa a Erdogan. Domenica
Putin ha infatti detto che Ankara ha abbattuto il jet russoper
coprire i suoi traffici di petrolio con l’Isis. Proprio l’incidente
dell’aereo colpito al confine tra Turchia e Siria ha fatto
precipitare ai minimi storici i rapporti tra Mosca e Ankara,
protagoniste in questi giorni di un continuoscambio di accuse tra
Mosca e Ankara. Ieri, durante il secondo giorno della conferenza sul
clima a Parigi,
la stoccata di Erdogan contro il Cremlino sullo scenario siriano:
«I bombardamenti russi stanno colpendo aree dove non c’è
l’Isis». Negli
ultimi giorni Mosca ha fatto partire le sanzioni contro la Turchia.
Dallo stop ai viaggi turistici fino all’importazione di frutta e
verdura, sono molti i settori colpiti.
da LA STAMPA.it
E ora ??? Vogliamo controllare si o no ???
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