Nervi ricostruiti con la stampante 3D, la tecnica funziona sui ratti
Le cavie, con gravi lesioni al nervo sciatico, sono tornate a camminare nel giro di 12 settimane. Il prossimo passo è l'impianto nell'uomo.
Ricostruire
i nervi lesionati usando impalcature di silicone, prodotte con una
stampante 3D. La tecnologia potrebbe aiutare le oltre 200 mila
persone che ogni anno subiscono lesioni provocate da incidenti o
malattie.
La tecnologia è stata testata sui ratti e ha funzionato alla perfezione, permettendo alle cavie con gravi lesioni al nervo sciatico di tornare a camminare nel giro di tre mesi. Prima che possa diventare una terapia, però, la tecnica necessita di ulteriori sperimentazioni. I risultati dei test sono stati pubblicati sulla rivista Advanced Functional Materials da un'equipe di ricercatori americani, guidati da Michael McAlpine dell'Università del Minnesota.
La rigenerazione dei nervi è un processo molto complesso ed è molto difficile riuscire a riparare i danni che possono essere provocati da incidenti o malattie. Il nuovo metodo messo a punto dal team di ricercatori potrebbe risolverlo combinando due differenti tecniche: scansione 3D e stampa 3D.
La prima consiste nel 'fotografare' le porzioni di nervi mancanti o danneggiate grazie a un sofisticato scanner, che ne ricostruisce un'immagine il più possibile accurata in 3 dimensioni. Una volta creato il modello virtuale, i ricercatori procedono a stampare un'impalcatura di silicone, con delle guide capaci di dare forma e di indirizzare la ricrescita dei neuroni mancanti.
I risultati della prima sperimentazione sono stati sorprendenti: in appena 12 settimane, le fibre nervose si sono rigenerate e hanno permesso ai ratti di tornare a camminare normalmente. «Il prossimo passo», ha spiegato McAlpine, «sarà quello di impiantare queste guide nell'uomo».
La tecnologia è stata testata sui ratti e ha funzionato alla perfezione, permettendo alle cavie con gravi lesioni al nervo sciatico di tornare a camminare nel giro di tre mesi. Prima che possa diventare una terapia, però, la tecnica necessita di ulteriori sperimentazioni. I risultati dei test sono stati pubblicati sulla rivista Advanced Functional Materials da un'equipe di ricercatori americani, guidati da Michael McAlpine dell'Università del Minnesota.
La rigenerazione dei nervi è un processo molto complesso ed è molto difficile riuscire a riparare i danni che possono essere provocati da incidenti o malattie. Il nuovo metodo messo a punto dal team di ricercatori potrebbe risolverlo combinando due differenti tecniche: scansione 3D e stampa 3D.
La prima consiste nel 'fotografare' le porzioni di nervi mancanti o danneggiate grazie a un sofisticato scanner, che ne ricostruisce un'immagine il più possibile accurata in 3 dimensioni. Una volta creato il modello virtuale, i ricercatori procedono a stampare un'impalcatura di silicone, con delle guide capaci di dare forma e di indirizzare la ricrescita dei neuroni mancanti.
I risultati della prima sperimentazione sono stati sorprendenti: in appena 12 settimane, le fibre nervose si sono rigenerate e hanno permesso ai ratti di tornare a camminare normalmente. «Il prossimo passo», ha spiegato McAlpine, «sarà quello di impiantare queste guide nell'uomo».
da Lettera43.it
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