600mila
italiani con scompenso
cardiaco, sarà la patologia del futuro
Pubblicato
il: 07/06/2016 17:01
"Calo
della pressione, aumento della frequenza cardiaca, affanno e gambe
gonfie. Così si manifesta lo scompenso cardiaco, una problematica
che, anche a causa dell'invecchiamento della popolazione italiana,
diventerà la patologia del futuro". Lo spiega all'AdnKronos
Salute Antonio Rebuzzi, professore di Cardiologia presso l'Università
Cattolica di Roma e direttore della Terapia intensiva cardiologica
del Policlinico Gemelli, alla notizia dell'episodio di scompenso
cardiaco che ha reso necessario il ricovero di Silvio Berlusconi
all'ospedale San Raffaele di Milano.
"Sono
circa 600.000 gli scompensati nel nostro Paese", precisa il
presidente dell'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri
"Questa
patologia è l'epilogo di molte malattie cardiache. Problemi
valvolari, aritmie, infarto, ipertensione. Possiamo avere
un'insufficienza lieve, moderata o grave", dice Gulizia. Ma di
che cosa si tratta? "Le pareti del muscolo cardiaco si
irrigidiscono, la pompa riduce la sua potenza e il cuore non è più
in grado di compensare le richieste di ossigeno" che arrivano
dall'organismo, continua Rebuzzi. Lo stress da campagna elettorale
può influire sul problema? "La tensione, la stanchezza,
stravizi alimentari, una crisi ipertensiva possono influire sulla
salute cardiovascolare di un cuore con altri disturbi",
evidenzia l'esperto.
"La
terapia dello scompenso cardiaco è di due tipi - conclude Gulizia -
quella farmacologica serve a smaltire i liquidi che si accumulano nei
polmoni. Quando il paziente è pesantemente scompensato si può
aiutare con un pacemaker speciale: si tratta di apparecchi detti
resincronizzatori cardiaci che, grazie ad algoritmi particolari,
intervengono come una sorta di direttore d'orchestra. Agiscono sugli
impulsi sfalsati e risincronizzano la contrattilità" del cuore.
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