Salvini sotto casa della Fornero, ha passato il segno
Una
legge che non ho condiviso ma l’ha fatta il Parlamento
Matteo
Salvini ha convocato per domani una manifestazione sotto casa della
ex ministra Elsa Fornero, a San Carlo Canavese. Probabilmente si
presenterà armato della solita felpa col cappuccio e della stessa
demagogia con cui da anni ormai ha invaso il dibattito pubblico
italiano contribuendo a renderlo più degradato e violento.
Ci
siamo abituati, ma credo che questa volta si rischi di passare
davvero il segno.
Non
ho condiviso la riforma che porta il nome dell’ex ministra, non ero
in quel Parlamento e credo che sia stato un errore grave che ha
scaricato i costi di un risanamento economico necessario sulla parte
debole della popolazione, ma non credo che sia tollerabile questa
idea di una politica che ogni giorno deve additare un nemico, adesso
andandolo addirittura a cercare sotto casa.
La
trovo un’idea sbagliata perché violenta e pericolosa, e insieme
inutilmente demagogica: le leggi si cambiano nei Parlamenti, si
costruiscono attraverso impegno e mediazioni, si limano nelle
commissioni, col lavoro di confronto e di copertura delle risorse, ma
tutto questo Salvini sembra scordarlo o volerlo far scordare ai
cittadini tanto da frequentare così poco il Parlamento Europeo, dove
è eletto, in favore degli studi tv, dove probabilmente si trova più
a suo agio.
Quella
riforma delle pensioni, che noi vogliamo correggere e correggeremo,
porta il nome di Elsa Fornero, sì, ma la responsabilità di un
Parlamento e di un Governo intero da cui mi aspetterei una maggiore
solidarietà con una ministra che si è assunta, per tutti, una
responsabilità di cui sentiva e sente il peso.
Chi oggi è colpito da quella riforma, i lavoratori, ha bisogno di una legge che cambi, di una politica che risolva i problemi, non negandone la complessità e non seminando pericoloso odio verbale.
Chi oggi è colpito da quella riforma, i lavoratori, ha bisogno di una legge che cambi, di una politica che risolva i problemi, non negandone la complessità e non seminando pericoloso odio verbale.
Salvini
ha deciso di fare altro: il solito show, questa volta però è più
di cattivo gusto del solito.
Di
Valeria Fedeli per L' Unità.TV
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