l 5G di Google è portato dal cielo
Big
G sta testando dei droni a energia solare che porteranno una
connessione wireless 40 volte più veloce di quella del 4G. I primi
test nel cosmodromo "Spaceport America" in New Mexico
Quaranta
volte più veloce dell'attuale 4G. È la connessione internet senza
fili a cui sta pensando Google. Il progetto prevede l'utilizzo
di dronialimentati
a energia solare. L'indiscrezione è stata lanciata dal Guardian,
secondo cui il progetto, in fase di sperimentazione al
cosmodromo"Spaceport
America" in New Mexico,
si chiama "SkyBender". Google starebbe sperimentando
trasmissioni radio a onde millimetriche, una tecnologia che sfrutta
uno spettro di frequenze diverso da quello usato attualmente dai
cellulari e sovraffollato.
La sperimentazione, riporta il quotidiano britannico, include un velivolo "opzionalmente pilotato" chiamato Centauro, a guida sia manuale sia autonoma, oltre che i droni di Google Titan, una divisione della compagnia formata dopo l'acquisizione della startup "Titan Aerospace" nel 2014. Titan costruisce droni a energia solare dall'apertura alare fino a 50 metri.
La tecnologia a onde millimetriche, che potrebbe essere alla base delle nuove reti senza fili 5G, è già allo studio del Darpa, l'agenzia Usa preposta allo sviluppo di tecnologie per uso militare, che nel 2014 ha annunciato il progetto "Mobile Hotspots" dove l'uso dei droni è pensato per fornire connessioni alla velocità di un gigabite al secondo alle truppe che operano in aree remote.
La sperimentazione, riporta il quotidiano britannico, include un velivolo "opzionalmente pilotato" chiamato Centauro, a guida sia manuale sia autonoma, oltre che i droni di Google Titan, una divisione della compagnia formata dopo l'acquisizione della startup "Titan Aerospace" nel 2014. Titan costruisce droni a energia solare dall'apertura alare fino a 50 metri.
La tecnologia a onde millimetriche, che potrebbe essere alla base delle nuove reti senza fili 5G, è già allo studio del Darpa, l'agenzia Usa preposta allo sviluppo di tecnologie per uso militare, che nel 2014 ha annunciato il progetto "Mobile Hotspots" dove l'uso dei droni è pensato per fornire connessioni alla velocità di un gigabite al secondo alle truppe che operano in aree remote.
Da
http://www.repubblica.it/tecnologia
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