Travaglio getta la maschera: lunga vita al governo Renzi
Per
il direttorone del Fatto Renzi non deve lasciare anche se perde il
referendum
Ma
non non era un giornale di opposizione, il Fatto? Oggi abbiamo
scoperto che lo è a chiacchiere, che poi sono il 99% del quotidiano
travagliato: in realtà nessuno vuole la permanenza possibilmente a
vita del governo Renzi più del direttorone del Fatto che nel pezzo
di oggi, come al solito infarcito di inesattezze – chiamiamole così
perché ancora l’aria è natalizia -, teorizza che il governo non
se ne dovrebbe andare nemmeno se perdesse il referendum
costituzionale previsto a ottobre.
È
veramente incredibile. Invece di apprezzare un leader politico che
garantisce che andrà a casa se perde – inedito esempio di
trasparenza e onestà intellettuale per un governante italiano –
Travaglio si ingarella in una disamina pseudo-giuridica sulla
inopportunità che il governo prenda parte alla contesa
referendaria: “Perché mai l’Italia dovrebbe ritrovarsi
senza un governo fra 10 mesi? Cosa c’entra il governo col
sacrosanto No a una controriforma?”.
E
certo: perché mai il governo dovrebbe difendere un progetto del
governo? E perché mai Renzi e la Boschi dovrebbero parteggiare
per la legge Renzi-Boschi? Domande inquietanti, vero?
Per
il segretario-ombra del M5S la bocciatura della legge che abolisce il
Senato e il Cnel, oltre a diminuire il numero dei parlamentari e
rendere più moderno il meccanismo legislativo, sarebbe politicamente
un guaio. Sapete perché? È facile: senza Matteo Renzi, il governo
Renzi, il renzismo, la Boschi (suo pallino fisso), il Pd, il giornale
del nostro direttorone Travaglio si dovrebbe dare una regolata.
Trovare una nuova ragione. Dare un senso alla propria vita. Una
faticaccia. Per cui, lunga vita a Renzi.
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