Etruria gioca d'anticipo: subito gli indennizzi. E da ieri in vigore il bail in
Il
nuovo istituto pronto a risarcire prima dei decreti. Governo e
Bankitalia allarmati dalla fuga dei risparmiatori. Il presidente
Nicastro ha già indicato un gruppo di di 683 persone "molto
esposte" che hanno perso più del 50% dei risparmi: servono 17
milioni
ROMA -
Un anticipo di indennizzo a chi ha perso tutto o quasi. Da attivare
ben prima del varo dei decreti che metteranno in moto l'arbitro
Cantone e
il fondo di solidarietà da 100 milioni. La soluzione - a cui
lavorano in queste ore il ministero dell'Economia e Bankitalia -
sembra sparigliare l'iter previsto
dalla legge di Stabilità e
dunque il percorso certo non breve di eventuale risarcimento
dei risparmiatori
truffati.
Ne beneficerà un circostanziato gruppo di investitori della vecchia
Banca Etruria, sciolta dal decreto del 22 novembre, che verrà
ristorato almeno in parte e a stretto giro non dal fondo di
solidarietà (almeno non subito), né dal governo, ma dalla nuova
Banca Etruria, nata dalle ceneri della vecchia e guidata da Andrea
Nicastro, in attesa di superare poi l'arbitrato e dunque recuperare
l'intera cifra.
Una mossa di certo audace, voluta dal governo per "attenuare la tensione" esplosa soprattutto attorno all'istituto toscano - uno dei quattro salvati a scapito di azionisti e obbligazionisti subordinati - nell'occhio del ciclone delle proteste e delle polemiche politiche, visto il passato ruolo operativo del padre del ministro Boschi. Ma anche un chiaro tentativo di arginare il minacciato deflusso di correntisti, sempre più decisi a spostare i soldi altrove, come testimoniato da molti nelle manifestazioni di Roma, Arezzo, Civitavecchia. Un'eventualità dannosissima per una banca ripulita e (ora) solida, in attesa di essere venduta (...)
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Una mossa di certo audace, voluta dal governo per "attenuare la tensione" esplosa soprattutto attorno all'istituto toscano - uno dei quattro salvati a scapito di azionisti e obbligazionisti subordinati - nell'occhio del ciclone delle proteste e delle polemiche politiche, visto il passato ruolo operativo del padre del ministro Boschi. Ma anche un chiaro tentativo di arginare il minacciato deflusso di correntisti, sempre più decisi a spostare i soldi altrove, come testimoniato da molti nelle manifestazioni di Roma, Arezzo, Civitavecchia. Un'eventualità dannosissima per una banca ripulita e (ora) solida, in attesa di essere venduta (...)
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A quel signore con il cartello "vogliamo tutti i soldi che ci avete rubato " dico : Caro signore lei ha ragione ,dove è venuta a mancare la severità dei controlli ,ma le chiedo : Non mi sembra che ci fosse qualcuno con il fucile ad obbligarla all ' acquisto di detti prodotti finanziari , perciò un po di colpa è anche sua , perchè finchè gli interessi che arrivavano regolari, erano al 7 o 8 % , tutto andava bene e nessuno si chiedeva ne il come e neppure il perché, il suo vicino di casa che aveva la stessa cifra investita alle Poste riusciva si e no a rimediare l ' 1 % , ecco con questo voglio dire che se si vuole speculare, bisogna saperlo fare e anche accettare il rischio che si corre di perdere molto, cosa che il suo vicino con le Poste non ha corso.....Tanti auguri
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