1 gen 2016

Caldo anomalo al Polo Nord, 30 gradi sopra la media stagionale

Caldo anomalo al Polo Nord, 30 gradi sopra la media stagionale


Temperature comprese tra 0 e 2 gradi. In 24 ore si è passati da -38° a -8,5°
L’Artico si conferma la regione più colpita dal riscaldamento globale


Esplora il significato del termine: Se volete trovare il caldo per Capodanno e la Befana lasciate perdere i Caraibi e andate al Polo Nord. La zona Artica mercoledì 30 dicembre è risultata anormalmente «calda» con temperature comprese tra 0 e 2 gradi centigradi. In una stazione meteo automatica posizionata su una boa alla deriva nel pack ghiacciato a soli 300 km dal Polo Nord alla mezzanotte di lunedì 28 dicembre la temperatura dell’aria era di -38,18 C, in sole 27 ore è risalita di 30 gradi fino a -8,52 C, hanno reso noto ricercatori americani dell’Osservatorio ambientale del Polo Nord (Npeo)

Stesso fenomeno a Montreal
Secondo il Servizio meteorologico canadese il caldo che ha raggiunto le alte latitudini delle regioni atlantiche è dovuto a una depressione «forte e violenta» attualmente centrata sull’Islanda che sostiene venti a 140 chilometri all’ora e onde alte 15 metri. La tempesta, oltre a colpire duramente la Gran Bretagna dove ha provocato estesi allagamenti, porta aria calda nelle zone settentrionali. Lo stesso fenomeno, per esempio, ha fatto raggiunge il 24 dicembre a Montreal la temperatura record per il periodo di 15,9 gradi, in giorni in cui di solito la media della metropoli canadese è di -10 C. L’Artico si conferma quindi la regione più colpita dal riscaldamento globale, con temperature media che ormai sono stabilmente di 3 gradi sopra il periodo pre-industriale e con alcune zone che devono convivere con un aumento di 6 gradi.Se volete trovare il caldo per Capodanno e la Befana lasciate perdere i Caraibi e andate al Polo Nord. La zona Artica mercoledì 30 dicembre è risultata anormalmente «calda» con temperature comprese tra 0 e 2 gradi centigradi. In una stazione meteo automatica posizionata su una boa alla deriva nel pack ghiacciato a soli 300 km dal Polo Nord alla mezzanotte di lunedì 28 dicembre la temperatura dell’aria era di -38,18 C, in sole 27 ore è risalita di 30 gradi fino a -8,52 C, hanno reso noto ricercatori americani dell’Osservatorio ambientale del Polo Nord (Npeo)
Stesso fenomeno a Montreal
Secondo il Servizio meteorologico canadese il caldo che ha raggiunto le alte latitudini delle regioni atlantiche è dovuto a una depressione «forte e violenta» attualmente centrata sull’Islanda che sostiene venti a 140 chilometri all’ora e onde alte 15 metri. La tempesta, oltre a colpire duramente la Gran Bretagna dove ha provocato estesi allagamenti, porta aria calda nelle zone settentrionali. Lo stesso fenomeno, per esempio, ha fatto raggiunge il 24 dicembre a Montreal la temperatura record per il periodo di 15,9 gradi, in giorni in cui di solito la media della metropoli canadese è di -10 C. L’Artico si conferma quindi la regione più colpita dal riscaldamento globale, con temperature media che ormai sono stabilmente di 3 gradi sopra il periodo pre-industriale e con alcune zone che devono convivere con un aumento di 6 gradi.
Da IL Corriere Della Sera.it



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