Pensioni,
aumenti per quelle basse. Canone con riscatto per gli immobili
di
Luca Cifoni per IL Messaggero.it
ROMA
- A gennaio i pensionati italiani non subiranno una piccola ma
antipatica trattenuta, che sarebbe stata ancora più vistosa in una
situazione in cui l'assenza di inflazione azzera gli incrementi
annuali. Ed alcuni di loro invece si vedranno un po' aumentare la
pensione per altra via, cioè attraverso una riduzione del prelievo
fiscale. Il nuovo emendamento del governo depositato ieri in
commissione Bilancio della Camera interviene sul tema previdenza: non
però sulle regole per andare in pensione, ma su rivalutazione e
tassazione dei trattamenti già in essere.
L'INDICE
DEI PREZZI
Il
punto di partenza è la dinamica dei prezzi al consumo, che
quest'anno rasenta lo zero. Anzi, la variazione 2015 acquisita fino
al mese di novembre è leggermente negativa (-0,1 per cento) se si
considera l'indice delle famiglie di operai e impiegati al netto dei
tabacchi (Foi), che è quello effettivamente utilizzato per pensioni
e affitti ed è diverso dall'indice generale (Nic). A fine anno le
cose probabilmente staranno ancora così, ma già a novembre il
governo aveva provvisoriamente stabilito un incremento nullo anziché
negativo. Ora con l'emendamento stabilisce che in ogni caso anche in
sede definitiva la variazione potrà essere alla peggio pari a zero
ma mai negativa.
Ma
c'è dell'altro: nel 2016 l'Inps avrebbe dovuto trattenere uno 0,1
per cento di rivalutazione riconosciuta in più all'inizio di
quest'anno, visto che a consuntivo l'inflazione 2014 era risultata
pari allo 0,2 per cento invece che allo 0,3 determinato in via
provvisoria. La somma è piccola, e di solito in questi casi viene
prelevata con le prime due rate di pensione: ad esempio, in termini
lordi, una pensione di 1000 euro al mese avrebbe dovuto darne
indietro complessivamente 13: poco, ma quanto basta dal punto di
vista psicologico per far notare il segno negativo rispetto all'anno
precedente. La trattenuta invece non ci sarà: il governo ha
stabilito che è rimandata al 2017, quando presumibilmente
l'andamento dei prezzi tornerà a gonfiare un po' gli assegni
pensionistici e quindi la minuscola decurtazione risulterà più
indolore.
LA
SOGLIA
Infine
la cosiddetta no tax area, ovvero la soglia fino alla quale per
effetto delle specifiche detrazioni i redditi pensionistici non
pagano Irpef: viene incrementata a 7.750 euro l'anno per i pensionati
fino a 75 anni e a 8.000 per quelli più anziani. L'effetto di
riduzione del prelievo si trascina anche sulle pensioni al di sopra
di questo limite, fino ai 15 mila euro lordi l'anno, con un beneficio
medio di 50-100 euro l'anno. L'alleggerimento del prelievo sarebbe
dovuto scattare nel 2017, ma è stato deciso di anticiparlo a
quest'anno. In questo modo almeno i trattamenti bassi riceveranno per
via fiscale quell'incremento che invece non passa per il meccanismo
della perequazione. Il minor gettito per le casse dello Stato è pari
a 146,5 milioni per il 2016.
I
CAMPER
Passando
al capitolo immobiliare è stato approvato in commissione un
emendamento parlamentare che introduce la soluzione del leasing anche
per la casa. Come per l'auto, sarà possibile pagare un canone
all'intermediario finanziario e poi decidere se riscattare l'immobile
alla fine del periodo. Piccola ma gradita novità per i camper: chi
deciderà di rottamare quello vecchio per acquistarne uno meno
inquinante potrà contare su un contributo fino a 8 mila euro.
La
nuova ondata di modifiche sta facendo allungare i tempi dell'esame
parlamentare. A questo punto, visti anche gli altri impegni di
Montecitorio, il debutto della manovra nell'aula della Camera non
potrà avvenire prima di domani. Tra i nodi ancora da sciogliere uno
riguarda sempre la previdenza: si ragiona se estendere ulteriormente
il meccanismo dell'opzione donna, ovvero la possibilità per le
lavoratrici di andare in pensione a partire dai 57 anni ma con un
trattamento ridotto, calcolato con il sistema retributivo
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