Via Marino, il prefetto di Milano Tronca commissario a Roma. Parte il totocandidato
Gabrielli
ha firmato la nomina dopo la decadenza del consiglio comunale.
Dall'Expo al Giubileo, una scelta che rappresenta un chiaro segnale
dopo le parole di Cantone. Intanto nel centrosinista, per le
elezioni, si fa strada l'ipotesi Sabella
di
MICHELA SCACCHIOLI
ROMA
- Un riconoscimento per il lavoro svolto per Expo e un auspicio
affinché quella esperienza positiva venga replicata in occasione del
Giubileo. E' Francesco Paolo Tronca, prefetto di Milano, il
commissario straordinario individuato per guidare Roma dopo la
decadenza del consiglio comunale della Capitale e la fine del mandato
del sindaco Ignazio Marino. Il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, ha
appena firmato la sua nomina. "Orgoglioso e felice della fiducia
accordatami", ha detto subito dopo Tronca, il quale è nato a
Palermo 63 anni fa. "Affrontero' il nuovo incarico con il
medesimo impegno con cui ho affrontato, in questi 2 anni, il semestre
europeo, il vertice Asem e la preparazione e la gestione di Expo".
Colaprico:
''Tronca, in due anni ha cambiato volto alla Prefettura''
Soltanto qualche ora fa, al termine della conferenza stampa di commiato convocata dallo stesso Marino in Campidoglio, era stato il numero uno del Pd romano, Matteo Orfini, a promettere: "Siamo già al lavoro col governo per la scelta del commissario, la quale avviene contestualmente con le dimissioni del sindaco, per questo ci vorranno poche ore. L'esecutivo è all'opera per dare risposte immediate ai cittadini". Una risposta che è arrivata subito.
Una
scelta che vuole rappresentare un chiaro segnale in vista del
Giubileo, perché l'evento possa avere la stessa riuscita dell'Expo
che si sta chiudendo a Milano. Peraltro, è proprio il premier Matteo
Renzi a guardare al Giubileo come chance per provare a ribaltare
l'immagine negativa degli ultimi mesi. "Faremo di tutto per fare
del Giubileo con Roma ciò che è stato l'Expo per Milano", ha
detto il capo del governo e segretario di quel Pd contro cui stasera
Marino ha lanciato accuse pesanti. "Questa pagina si è chiusa,
ora basta polemiche, tutti al lavoro". Renzi va ripetendo che
ora si tratta innanzitutto di fare il possibile per recuperare quel
"rapporto con la città" che l'ormai ex sindaco ha
compromesso e per questo motivo procederà immediatamente con la
nomina del commissario e, subito dopo, con la scelta di quel dream
team che dovrà rappresentare la faccia del governo nella capitale.
Proprio del dream team dovrebbe far parte l'assessore uscente alla
Legalità, Alfonso Sabella, insieme al presidente del Coni Giovanni
Malagò e all'ex Expo Marco Rettighieri. Ma il nome di Sabella è
attualmente in pole anche per il toto-sindaco. Senz'altro è il nome
preferito da Orfini. Da Palazzo Chigi invece escludono la candidatura
di attuali membri del governo Renzi, da Marianna Madia a Paolo
Gentiloni a Beatrice Lorenzin. Mentre Alfio Marchini sembra sempre
più consegnato al campo del centrodestra
Il commissario, dunque, è scelto. E nella sua individuazione, oltre che nella provenienza del suo ultimo incarico, tornano alla mente le parole pronunciate da Raffaele Cantone, presidente dell'Anticorruzione: Milano - ha detto soltanto qualche giorno fa il numero uno dell'Autorità non senza scatenare reazioni - si è riappropriata "del ruolo di capitale morale del Paese, mentre Roma sta dimostrando di non avere quegli anticorpi di cui ha bisogno e che tutti auspichiamo possa avere in vista del Giubileo che aprirà i battenti il prossimo 8 dicembre". Non un attacco, aveva poi chiarito Cantone dopo le polemiche che si erano susseguite, ma "un pungolo" per spingere a lavorare su questa logica.
Il commissario, dunque, è scelto. E nella sua individuazione, oltre che nella provenienza del suo ultimo incarico, tornano alla mente le parole pronunciate da Raffaele Cantone, presidente dell'Anticorruzione: Milano - ha detto soltanto qualche giorno fa il numero uno dell'Autorità non senza scatenare reazioni - si è riappropriata "del ruolo di capitale morale del Paese, mentre Roma sta dimostrando di non avere quegli anticorpi di cui ha bisogno e che tutti auspichiamo possa avere in vista del Giubileo che aprirà i battenti il prossimo 8 dicembre". Non un attacco, aveva poi chiarito Cantone dopo le polemiche che si erano susseguite, ma "un pungolo" per spingere a lavorare su questa logica.
Dal
governo, è il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, a ribadire a
caldo: "E' stato scelto il prefetto di Milano come commissario
di Roma "perché il Giubileo deve funzionare come l'Expo".
Tronca
è esperto di sicurezza pubblica, di mediazione sociale, di
problematiche dell'immigrazione e della gestione di emergenze. Come
riporta il sito del Viminale, si è laureato a Pisa nel 1975 in
Giurisprudenza e poi, nello stesso ateneo, anche in Storia. Ha
superato il concorso di commissario di Polizia, prendendo servizio a
Varese nel 1977. Il primo marzo 1979, dopo aver vinto il concorso di
consigliere di prefettura, ha iniziato la carriera
nell'amministrazione civile dell'Interno alla prefettura di Milano,
ricoprendo l'incarico di capo della segreteria del prefetto e,
quindi, gli incarichi di vicecapo di gabinetto e poi di capo di
gabinetto, rispettivamente per 8 e 7 anni, fino al primo luglio del
2000, data della nomina a viceprefetto vicario di Milano.
Il
23 maggio 2003 è stato nominato prefetto di Lucca. Nel 2006 è
diventatoprefetto di Brescia. Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al
merito della Repubblica italiana, è cultore di Storia del diritto
italiano all'università statale di Milano ed autore di diverse
pubblicazioni. Dal 28 novembre 2008 è stato capo del dipartimento
dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile,
per essere poi nominato nell'estate del 2013 prefetto di Milano.
da Repubblica.IT
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