Cari titolisti del Fatto, su Padoan non c’era notizia
Non c’è nessuna smentita del Mef a Padoan come suggerisce il titolone d’apertura
Il
titolo di apertura del Fatto di oggi ci ha sinceramente allarmato:
“Contanti a 3mila euro: Padoan smentito pure dal suo
ministero”. Finché si scherza si scherza, ragazzi, ma Padoan è una
specie di colonna portante, lo sappiamo tutti: se crolla lui, sono
guai veri. L’occhiello è anche più esplicito: “Furbate. Il
ministro nega legami con l’evasione, ma il suo dicastero
li conferma”.
Di
tutto avremmo bisogno, meno che di un conflitto esplicito fra il Mef
e il suo titolare: questo sì che è un problema, proprio ora
che la fiducia di consumatori e imprese è finalmente tornata ai
livelli pre-crisi e i tassi dei nostri titoli di Stato sono scesi
sotto lo zero (a proposito: di questa irrilevante notiziola
sulla prima pagina del Fatto curiosamente non c’è traccia).
Sempre
più preoccupati, corriamo a leggere l’articolo in cerca di nuovi
particolari. Ed ecco lo scoop: Padoan ha dichiarato che “non
esiste una correlazione tra limite all’utilizzo del contante
ed estensione dell’economia sommersa”, ma sul sito del ministero
c’è un rapporto del 2011 che consiglia, nella parte finale,
di “accrescere l’uso della moneta elettronica”. Tutto qui?
Dov’è il contrasto, lo scontro, la guerra fra Padoan e il suo
ministero?
Il
Fatto non si dà per vinto e produce anche uno studio dell’Abi
“fatto proprio” dal Tesoro. Le banche, com’è naturale,
sono favorevoli ai bonifici e alle carte di credito perché
ci guadagnano. Ma neppure loro hanno certezze sul punto in
discussione: il risultato dello studio, leggiamo nell’articolo,
“non basta per stabilire un legame causa-effetto” fra diminuzione
del contante e diminuzione dell’evasione, “ma consiglia molta
prudenza del negarlo”.
Dunque,
ricapitolando: non c’è nessun documento ufficiale del Mef che
smentisca Padoan, nessuna dichiarazione, nessuna indiscrezione;
c’è però uno studio delle banche di quattro anni fa che
“consiglia prudenza”. Giusto, giustissimo: un po’ di prudenza è
consigliabile a tutti.
Anche
ai volenterosi titolisti del Fatto.
Da
http://www.unita.tv/opinioni/
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