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H1N1, Novartis: ipotesi di truffa sui vaccini
È iniziata così la mattinata di venerdì 20 giugno per la casa farmaceutica che s'è vista piombare in casa, per disposizione del pubblico ministero Aldo Natalini, i carabinieri del Nas di Firenze.
INDAGINI SULLA «SUINA».
DOSI FORNITE AL MINISTERO.
19,8 MLN DI RISARCIMENTO.
IPOTESI DI UNA TRUFFA.
FARE LUCE PURE SUL FLAUD.
ACCUSE PER L'AD GULLI.
REATO NON PREVENUTO.
L'AZIENDA VUOLE CHIARIRE.
Influenza H1N1, Novartis: ipotesi di truffa sui vaccini
Perquisizioni nella casa farmaceutica.
20
Giugno 2014 da Lettera43.it
Perquisizioni
nelle sedi del gruppo farmaceutico Novartis, a Siena e a Origgio in
provincia di Varese.
È iniziata così la mattinata di venerdì 20 giugno per la casa farmaceutica che s'è vista piombare in casa, per disposizione del pubblico ministero Aldo Natalini, i carabinieri del Nas di Firenze.
INDAGINI SULLA «SUINA».
I
militari sono intervenuti nell'ambito di un'inchiesta coordinata
dalla procura di Siena che ipotizza una truffa nella fornitura al
ministero della Salute del vaccino Focetria contro l'influenza A
(H1N1) del 2009, conosciuta come «influenza suina». Inoltre le
perquisizioni puntano ad appurare se ci siano state irregolarità
pure nella determinazione del prezzo per il vaccino influenzale
stagionale, il Fluad.
DOSI FORNITE AL MINISTERO.
Da
quanto emerge dalle indagini, nel 2009, in 'allarme' pandemia H1N1,
su impulso dell'Oms lo Stato italiano stipulò infatti con Novartis
un contratto per la fornitura di 24 milioni di dosi di vaccino, per
un costo di oltre 184 milioni di euro.
19,8 MLN DI RISARCIMENTO.
Nel
2010, dopo il cessato allarme, il ministero chiese di interrompere la
fornitura: per le dosi acquistate, oltre 12 milioni, erano stati
spesi 97,6 milioni. E per il risarcimento legato allo stop della
produzione, la Novartis ricevette 19,8 milioni di euro. Una cifra, è
scritto nel decreto, quantificata dal comitato ministeriale «sulla
base dei costi aziendali documentati dall'azienda
farmaceutica».
IPOTESI DI UNA TRUFFA.
In
base a quanto si è appreso, gli investigatori ipotizzano una truffa
per l'interruzione delle forniture del vaccino H1N1, in quanto
Novartis avrebbe gonfiato il prezzo di un componente essenziale del
vaccino - l'adiuvante Mf59 - con un ricarico del 500% (3.964 euro al
litro invece che 660) grazie a sovrafatturazioni infragruppo fra le
consociate italiana, americana e tedesca.
FARE LUCE PURE SUL FLAUD.
Secondo
l'accusa, tale sistema avrebbe indotto in errore i componenti
della commissione del ministero della salute per il risarcimento del
danno legato al Focetria. Gli investigatori del Nas sospettano che
ciò possa essere avvenuto anche con l'Aifa, che determinò il prezzo
del Fluad.
ACCUSE PER L'AD GULLI.
Inoltre,
è stato comunicato che l'amministratore delegato della divisione
vaccini della casa farmaceutica Novartis, Francesco Gulli, è
indagato con l'accusa di truffa aggravata: gli investigatori
ipotizzano un danno all'erario di 2,7 milioni di euro. Anche se la
cifra, sempre secondo gli inquirenti, potrebbe salire a 16 milioni di
euro.
REATO NON PREVENUTO.
Le
accuse per illecito amministrativo riguardano anche la società
Novartis Vaccines Diagnostics, per non aver adottato quei modelli
organizzativi che avrebbero dovuto prevenire il reato di truffa
contestato al suo amministratore delegato.
L'AZIENDA VUOLE CHIARIRE.
In
merito alla vicenda, Novartis ha fatto sapere attraverso una nota che
il suo operato «è ed è sempre stato, improntato al pieno
rispetto della legge e delle disposizioni vigenti».
Inoltre l'azienda ha sottolineato di «rinnovare la sua disponibilità a collaborare pienamente con le autorità competenti, verso le quali nutre la massima fiducia».
Inoltre l'azienda ha sottolineato di «rinnovare la sua disponibilità a collaborare pienamente con le autorità competenti, verso le quali nutre la massima fiducia».
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