27 feb 2016

Siria, la tregua è entrata in vigore ma le Ong denunciano: "La Turchia bombarda le postazioni curde"

Siria, la tregua è entrata in vigore
ma le Ong denunciano: "La Turchia bombarda le postazioni curde"


un'autobomba esplode a Salamiyeh
sulla linea del fronte con l'Is: due morti

DAMASCO - Due persone sono rimaste uccise e diverse ferite nell'esplosione di un'autobomba a Salamiyeh, città nella provincia di Hama controllata dalle forze governative nella parte centrale della Siria, poche ore dopo l'entrata in vigore della tregua tra regime e forze dell'opposizione concordata da Usa e Russia. Ne ha dato notizia l'agenzia di stampa di Damasco Sana.


L'attacco non è stato al momento rivendicato. Forse è il primo segnale di quella escalation di violenze promessa dai qaedisti del fronte al-Nusra, esclusi dal cessate il fuoco come lo Stato Islamico, a cui invece attribuisce la paternità dell'attentato l'Osservatorio siriano per i diritti umani. La città di Salamiyeh, tra l'altro, si trova sulla linea del fronte tra l'esercito governativo e i miliziani dello Stato Islamico. Per questo, sottolinea alla Reuters l'Osservatorio per voce di Rami Abdulrahman, "l'autobomba non si può considerare una violazione della tregua perché è esplosa in un'area dove l'accordo per la cessazione delle ostilità non si applica".


L'Osservatorio invece denuncia la violazione del cessate il fuoco da parte della Turchia. Secondo l'ong con sede a Londra, l'artiglieria turca ha nuovamente bombardato le milizie curdo-siriane dell'Ypg che nella provincia di Raqqa combattono lo Stato Islamico, in una zona prossima al confine con Ankara.


Ripetute violazioni della tregua sono lamentate anche dal gruppo anti-governativo Jaish al-Islam, secondo cui le forze del presidente Bashar al-Assad hanno aperto il fuoco e sganciato contro le sue posizioni due "barrel bomb", bombe imballate in grandi fusti, nella zona orientale di Ghouta, provincia di Damasco. Il portavoce Islam Alloush, parlando con la Reuters, citando i rapporti dei comandanti di campo della fazione, ha affermato che nel corso di uno degli incidenti registrati, le forze di Assad che provavano ad avanzare "sono state affrontate a colpi di mitragliatrice". Per il momento, nessuna conferma da fonti dell'esercito regolare siriano.


Da parte sua, la Russia ha annunciato di aver fermato i raid della sua aviazione sulla cosiddetta "zona verde", che comprende le aree della Siria dove esercito regolare e formazioni anti-governative si sono impegnate a rispettare il cessate il fuoco. Durante un briefing a Mosca, il generale di divisione Sergei Rudskoy ha affermato che la Russia ha fornito agli Usa l'elenco dei 17 gruppi armati interessati dalla tregua, per un totale di 6.111 persone, e le coordinate geografiche dei 74 insediamenti da escludere dagli attacchi aerei.


Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha votato ieri sera all'unanimità una risoluzione per "la piena approvazione" della tregua, invitando le parti coinvolte a rispettarla. "Viviamo un giorno e una notte eccezionali per i siriani", ha affermato l'inviato speciale Onu per la Siria, Staffan De Mistura, pur sottolineando che la giornata di oggi sarà "critica". Alle 15 a Ginevra si terrà una nuova riunione della task force per la tregua per valutare l'andamento


delle prime ore. Se il cessate il fuoco terrà e gli aiuti umanitari potranno affluire nelle zone assediate, lo stesso De Mistura è intenzionato a convocare un nuovo round di negoziati per la pace. La data obiettivo è il 7 marzo, ma la cautela al riguardo è massima.
da Repubblica.it
IL problema è uno solo e la causa è una sola , la TURCHIA che non rispetta nessuno e con la prepotenza e la falsità cerca di portare a casa territori e benefici con l' inganno ...qualcuno la deve fermare, altrimenti prima o poi faranno esplodere una guerra mondiale....gli USA devono fermarla !






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