Siria,
la tregua è entrata in vigore
ma le Ong denunciano: "La
Turchia bombarda le postazioni curde"
un'autobomba
esplode a Salamiyeh
sulla linea del fronte con l'Is: due morti
DAMASCO
- Due persone sono rimaste uccise e diverse ferite nell'esplosione di
un'autobomba a Salamiyeh, città nella provincia di Hama controllata
dalle forze governative nella parte centrale della Siria, poche ore
dopo l'entrata in vigore della tregua tra regime e forze
dell'opposizione concordata da Usa e Russia. Ne ha dato notizia
l'agenzia di stampa di Damasco Sana.
L'attacco
non è stato al momento rivendicato. Forse è il primo segnale di
quella escalation di violenze promessa dai qaedisti del fronte
al-Nusra, esclusi dal cessate il fuoco come lo Stato Islamico, a cui
invece attribuisce la paternità dell'attentato l'Osservatorio
siriano per i diritti umani. La città di Salamiyeh, tra l'altro, si
trova sulla linea del fronte tra l'esercito governativo e i miliziani
dello Stato Islamico. Per questo, sottolinea alla Reuters
l'Osservatorio per voce di Rami Abdulrahman, "l'autobomba non si
può considerare una violazione della tregua perché è esplosa in
un'area dove l'accordo per la cessazione delle ostilità non si
applica".
L'Osservatorio
invece denuncia la violazione del cessate il fuoco da parte della
Turchia. Secondo l'ong con sede a Londra, l'artiglieria turca ha
nuovamente bombardato le milizie curdo-siriane dell'Ypg che nella
provincia di Raqqa combattono lo Stato Islamico, in una zona prossima
al confine con Ankara.
Ripetute
violazioni della tregua sono lamentate anche dal gruppo
anti-governativo Jaish al-Islam, secondo cui le forze del presidente
Bashar al-Assad hanno aperto il fuoco e sganciato contro le sue
posizioni due "barrel bomb", bombe imballate in grandi
fusti, nella zona orientale di Ghouta, provincia di Damasco. Il
portavoce Islam Alloush, parlando con la Reuters, citando i rapporti
dei comandanti di campo della fazione, ha affermato che nel corso di
uno degli incidenti registrati, le forze di Assad che provavano ad
avanzare "sono state affrontate a colpi di mitragliatrice".
Per il momento, nessuna conferma da fonti dell'esercito regolare
siriano.
Da
parte sua, la Russia ha annunciato di aver fermato i raid della sua
aviazione sulla cosiddetta "zona verde", che comprende le
aree della Siria dove esercito regolare e formazioni anti-governative
si sono impegnate a rispettare il cessate il fuoco. Durante un
briefing a Mosca, il generale di divisione Sergei Rudskoy ha
affermato che la Russia ha fornito agli Usa l'elenco dei 17 gruppi
armati interessati dalla tregua, per un totale di 6.111 persone, e le
coordinate geografiche dei 74 insediamenti da escludere dagli
attacchi aerei.
Il
Consiglio di sicurezza dell'Onu ha votato ieri sera all'unanimità
una risoluzione per "la piena approvazione" della tregua,
invitando le parti coinvolte a rispettarla. "Viviamo un giorno e
una notte eccezionali per i siriani", ha affermato l'inviato
speciale Onu per la Siria, Staffan De Mistura, pur sottolineando che
la giornata di oggi sarà "critica". Alle 15 a Ginevra si
terrà una nuova riunione della task force per la tregua per valutare
l'andamento
delle
prime ore. Se il cessate il fuoco terrà e gli aiuti umanitari
potranno affluire nelle zone assediate, lo stesso De Mistura è
intenzionato a convocare un nuovo round di negoziati per la pace. La
data obiettivo è il 7 marzo, ma la cautela al riguardo è massima.
da Repubblica.it
IL problema è uno solo e la causa è una sola , la TURCHIA che non rispetta nessuno e con la prepotenza e la falsità cerca di portare a casa territori e benefici con l' inganno ...qualcuno la deve fermare, altrimenti prima o poi faranno esplodere una guerra mondiale....gli USA devono fermarla !
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