5 ott 2015

Google lascia Wall Street: al Nasdaq arriva Alphabet

Google lascia Wall Street: al Nasdaq arriva Alphabet

Sotto il cappello della holding confluiranno il motore di ricerca, la concessionaria pubblicitaria, le mappe, Youtube e tutte le startup a cui lavora il gruppo: a cominciare dalle auto senza conducente


MILANO - Da poco più di 50 dollari a oltre 600 dollari. E' la cavalcata di Google in Borsa, iniziata nel 2004 e arrivata a un punto di svolta. Da lunedì 5 ottobre il titolo del motore di ricerca cambierà nome, anche se il simbolo resterà lo stesso: verrà scambiato a Wall Street come Alphabet, il nome della nuova holding che controllerà tutte le società del gruppo, compresa la stessa Google. Si tratta di un passaggio simbolisco significativo nell'ambito della riorganizzazione societaria annunciata da Mountan View a inizio agosto. Pochi cambiamenti per gli azionisti: ogni titolo Google, sia di classe A che di classe C, viene convertito nello stesso numero di titoli Alphabet alla fine della seduta di venerdì della Borsa Usa.
MILANO - Google non esiste più. Da lunedì a Wall Street ci sarà Alphabet sotto il cui cappello confluiranno il motore di ricerca Google, la concessionaria pubblicitaria, le mappe, Youtube e tutte le startup a cui lavora il gruppo: a cominciare dalle auto senza conducente. Le azioni Goolge di classe A e C saranno automaticamente convertite in Alphabet e saranno scambiate sul Nasdaq.

L'obiettivo della ristrutturazione annunciata ad agosto è quello di separare il core business del gruppo, dagli investimenti in ricerca e sviluppo in altri settori. Per gli utenti, però, non cambierà nulla: il motore si ricerca continuerà a chiamarsi Goolge è sarà guidato da Sundar Pichai, mentre Larry Page sarà l'ad di Alphabet.
''Abbiamo spesso ritenuto che nel tempo le società sono a proprio agio nel fare sempre la stessa cosa, decidendo solo piccoli cambi. Ma nell'industriatecnologica", affermava Page sul blog di Google, "dove le idee rivoluzionarie spingono verso le prossime aree di grande crescita, c'è bisogno di essere un po' a disagio per restare rilevanti''. Alphabet è una ''collezione'', una raccolta di società, ''la maggiore delle quali è Google. Ma questa nuova Google è un po' dimagrita, con le società che si occupano di altro rispetto ai prodotti internet che saranno contenute in Alphabet'', spiega Page.
''E' un nuovo capitolo della storia di Google'', aveva detto ad agosto Page, il cofondatore della società, parlando a nome anche di Sergey Brin, l'altro cofondatore che diventerà presidente della holding. ''Il nome Alphabet ci piace perché significa l'insieme di lettere che rappresenta il linguaggio, una delle innovazioni più importanti dell'umanità'', spiegava Page.

''La G sta per Google. Come io e Sergey abbiamo scritto 11 anni fa 'Google non è una società convenzionale. E non vogliamo che lo diventi'. In questo ambito vi abbiamo detto di aspettarvi piccole scommesse in aree che potrebbero sembrare speculative o addirittura strane se confrontate con le attività attuali'', afferma ancora Page sul blog, sottolineando che i due fondatori ''hanno fatto cose che sembravano da pazzi allora. Molte di queste cose hanno ora più di un miliardo di utilizzatori, come Google Maps, YouTube, Chrome e Android. E non ci siamo fermati. Stiamo ancora tentando di fare cose che altri pensano siano da pazzi e delle quali noi siamo molto contenti''. ''La nostra società funziona bene oggi, ma riteniamo che possa essere migliore. Per questo creiamo una nuova società, chiamata Alphabet".
Di fatto Google si dà una struttura del tutto similare a quella di Berkshire Hathaway, la holding di Warren Buffet sotto il cui cappello vengono gestite decine di aziende appartenenti a settori diversi, dall'industria ferroviaria fino all'abbigliamento. Inoltre - scrive il New York Times - la mossa di Google mette in luce come i colossi di internet siano diventate società enormi e spesso difficili da gestire.
Da RepubblicaEconomia.it


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