10 lug 2015

Viaggio nel Dark Web, dove diventare italiani costa 750 euro

Viaggio nel Dark Web, dove diventare italiani costa 750 euro

di Giancarlo Calzetta per IL Corriere Della Sera.it

Nella rete osura si acquistano droghe, si commissionano omicidi e si ottengono documenti falsi di qualsiasi nazionalità. Il pacchetto-Italia comprende passaporto, patente e carta d’identità

Il Deep e il Dark

Internet è una cosa meravigliosa e in tanti sanno che ne esiste una versione “nascosta”, dove la voglia di anonimato copre ogni cosa. Pochi, però, sanno che questo Web sotterraneo è diviso in due. Il primo, conosciuto come Deep Web, è composto da quei siti che non vogliono farsi indicizzare dai motori di ricerca. Sono siti chiusi, ai quali si accede solo con login e password, protetti da sistemi “anti-robot” come i captcha (quei codici di numeri e lettere molto distorte che ci viene chiesto di riconoscere quando ci iscriviamo a un servizio), siti che non sono linkati da nessun altro sito (e quindi solo chi ne conosce il nome direttamente può visitarli) o che sfruttano configurazioni particolari per cui non basta scrivere il loro indirizzo nella barra del browser per visitarli.
È un insieme di siti che, in un mondo di esibizionisti sempre alla ricerca della massima popolarità, decide di stare in disparte. Ci sono blog, forum, siti di informazione, pagine dedicate agli hobby, ma non si sa mai chi li gestisce ed è vietata ogni forma di collegamento con il mondo “reale”. Poi c’è chi si spinge oltre: il Dark Web, composto da quei siti che hanno bisogno di programmi specifici per accedere, come Tor che rende tutto anonimo, o che stanno su reti diverse dal “nostro” www, alle quali possono accedere solo i pochi che sanno cosa andare a cercare. Avventurandoci in queste zone senza identità si rischia di sbagliare strada e finire nei bassifondi: vicoli informatici abitati da criminali della peggior specie. Si possono comprare droghe (la Cannabis è la merce più venduta), medicinali, identità fasulle (diventare italiani costa 750 euro: passaporto, carta d’identità e patente) e ogni tipo di efferatezza, dallo stupro all’omicidio, con la brutta sensazione che tutto possa restare impunito. Ma non è così: il completo anonimato su Internet non esiste e l’arresto di cybercriminali come il fondatore di Silk Road (condannato all’ergastolo) ne è una prova.

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