Associazioni anti mafia, Esposito scrive alla Bindi
Stefano Esposito, commissario Pd Ostia
di
RORY CAPPELLI per Repubblica.it
Il
senatore e commissario del Pd di Ostia ha presentato una relazione
sulla situazione del litorale romano e denuncia: "Alcune
associazioni della legalità hanno modalità operative simili nei
modi e nei comportamenti a famiglie malavitose"
Una
nebbia che tutto avvolge e tutto offusca. Un mescolarsi inquietante
di legalità e illegalità, talmente impastato da non sapere dove
inizi l'una e finisca l'altra. Un intreccio di personaggi, parentele,
sodalizi criminali e associazioni antimafia. Questa la fotografia del
municipio di Ostia scattata dal senatore Stefano Esposito che,
commissario del Pd di Ostia, ma anche membro della VII Commissione
Antimafia, nel percorrere per alcuni mesi in lungo e in largo angoli
e anfratti del litorale romano per mettere nero su bianco e
presentare alla presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi una
relazione che enucleasse quello che ormai da tempo è sotto gli occhi
di tutti. Scoprendo nel contempo - così scrive - che, sollevando
sassi e sradicando erbacce, chi dovrebbe difendere da queste devianze
della società, da chi lucra sulla pelle degli altri, da chi per
esempio guadagna sul vizio delle scommesse, da chi si arricchisce con
lo spaccio di stupefacenti, con l'usura, con le estorsioni, e compie
omicidi, quelle associazioni della legalità, sono in realtà,
scrive, "sedicenti associazioni antimafia".
C'è
Libera - racconta Esposito - che da anni si impegna con grande
serietà e validi progetti. Ma poi ce ne sono altre, scrive, i "cui
membri sono quantomeno sospetti nel loro modo di svolgere
l'attività". In particolare due: "Luna Nuova, i cui leader
sono Andrea Schiavone e Paula Filipe Dejesus, e Cittadini contro le
Mafie e la Corruzione, guidata, a Ostia, da Stefano Salvemme che
hanno modalità operative simili nei modi e nei comportamenti a
famiglie malavitose".
Andrea
Schiavone, continua la relazione, "insospettabile ingegnere che
non presenta dichiarazione dei redditi dal 2008, provò a entrare in
politica nel X Municipio, attraverso la Lista Civica Marino che
appoggiava il presidente (Pd) Andrea Tassone. Prese 132 voti e intimò
al vincente Tassone, attraverso tre sms oggetto di una denuncia
penale, di assegnargli l'assessorato Turismo e Cultura più due
persone a sua scelta da piazzare al suo fianco, "altrimenti ti
combino l'inferno". Tassone rifiutò ed iniziò "l'inferno"".
C'è
poi "l'associazione antimafiacittadini contro le mafie e la
corruzione. Ne fanno parte - sempre a quanto scrive Esposito -
Piero Fierro e Gaetano Pascale, ex poliziotti, uno in Polaria e uno
alla mobile, allontanati con un'indagine che accertò come i due
agenti prendessero soldi per missioni mai fatte. Pascale, che non può
entrare negli Usa perché arrestato 5 anni fa per violenza sessuale,
si spaccia per collaboratore dell'Fbi, è legato al M5S che in suo
favore ha presentato un'interrogazione parlamentare (Barillari e
Ferrara, consigliere di Ostia). A fronte di tutto questo",
conclude, "chiedo che venga fatta piena luce sul ruolo di queste
sedicenti associazioni antimafia di Ostia e sul ruolo della stampa
locale sul litorale che, spesso, è complice di atteggiamenti
anormali e incivili di chi si professa paladino della legalità"
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