3 giu 2015

Caos Popolari, Mauro lascia ma i sottosegretari non lo seguono

Caos Popolari, Mauro lascia ma i sottosegretari non lo seguono

Senatore Mario Mauro: 'Le nostre idee contribuiranno alla costruzione e all'organizzazione di una maggioranza politica nel Paese centrata sui valori popolari e liberali'

 E' caos nei Popolari per l'Italia: dopo l'annuncio di Mario Mauro dell'abbandono della maggioranza, i suoi due sottosegretari, Domenico Rossi (Difesa) e Angela D'Onghia (Istruzione) non lo seguono: "prendiamo atto della decisione di Pi di uscire dalla maggioranza - dicono i due - ma, come già annunciato al Presidente Mario Mauro, non concordiamo con questa linea d'azione".
  "Il direttivo nazionale del partito dei Popolari per l'Italia ha deliberato in data odierna l'uscita dalla maggioranza che sostiene l'attuale governo". Così aveva annunciato in una nota il senatore del gruppo Gal, Mario Mauro, e presidente dei Popolari per l'Italia. I senatori di PI sono 3. Di questi dunque, il Governo perde solo il sostegno di due: lo stesso Mauro e Tito di Maggio, che ha però aderito al nuovo gruppo dei fittiani, appena costituitosi e di cui ha dato ufficialmente notizia il presidente Pietro Grasso. Laconico il capogrupo del Pd al Senato,  Luigi Zanda: "Tanto rumore per nulla, non cambia niente".
  "Riforme non condivise, condotte in modo improvvisato ed approssimativo, con una improvvida esaltazione del carattere monocolore dell'Esecutivo - scrive Mauro nella nota - sono alla base di una decisione che è innanzitutto un giudizio definitivo su una gestione politica che sta tenendo in stallo l'Italia, la sua economia e il suo bisogno di crescita". "Le nostre idee - aggiunge il senatore - contribuiranno ora alla costruzione e all'organizzazione di una maggioranza politica nel Paese centrata sui valori popolari e liberali".
Da Redazione ANSA

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